08/08/14

La Germania vicina alla recessione mentre la BCE ammette che la ripresa è anemica

Sul Telegraph A.E. Pritchard analizza i dati dell’eurozona: ormai anche la Germania è a rischio recessione, visto che il suo fortissimo orientamento all’export è ora penalizzato dalla caduta degli ordinativi dei paesi periferici - stretti dalla tenaglia dell’austerità. Dal canto suo la BCE può fare poco, e si rifiuta perfino di farlo: l’inflazione è troppo bassa ma la Banca ha le mani legate e spera che le sue parole possano indebolire l’euro per dare un aiuto, che non potrà comunque bastare. Nel frattempo, la bassissima inflazione continua a infliggere pesanti danni ai paesi periferici (Italia in primis) e ai loro rapporti debito/PIL.
 
 

Giovedì questo i rendimenti dei Bund tedeschi sono precipitati a un minimo storico e il rendimento a due anni è temporaneamente sceso sotto zero, a causa dei timori di una nuova recessione nell'Eurozona e di una nuova fuga di capitali verso gli asset sicuri - viste le truppe russe ammassate al confine ucraino.
I rendimenti dei Bund a 10 anni sono scesi all’1,06% dopo una serie di nuovi dati che hanno evidenziato un arresto della ripresa nella maggior parte dei paesi dell’eurozona, con la stessa Germania ormai pericolosamente vicina alla recessione.

Commerzbank ha avvertito che l'economia tedesca potrebbe essersi contratta dello 0,2% nel secondo trimestre ed è troppo debole per portare l'Europa meridionale fuor dai problemi (ndVdE in realtà sono i periferici che sono troppo schiacciati dall’austerità per trascinare la Germania fuori dalle secche…). La produzione industriale è scesa dell’1,5% in 3 mesi. L'indice azionario DAX di Francoforte è sceso del 10% negli ultimi mesi e minaccia di sfondare il livello psicologico di 9.000.

Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (BCE), ha detto che la ripresa è rimasta "debole, fragile e irregolare", con un marcato rallentamento nelle ultime settimane a causa delle crescenti preoccupazioni geopolitiche su Russia e Medio Oriente.

Ha detto che la BCE, che giovedì ha tenuto i tassi di interesse di riferimento allo 0,15%, "é pronta" a iniettare denaro attraverso gli acquisti di titoli asset-backed e a procedere con il Quantitative Easing se necessario, ma per ora non agirà ulteriormente anche se l'inflazione è scesa allo 0,4%.

I mercati del debito stanno implicitamente “prezzando” un’inflazione dello 0,5% in Germania e in Italia nei prossimi 5 anni attraverso il cosiddetto prezzo "break-even", ciò prova che gli investitori ritengono che la BCE stia agendo con grande ritardo. Il Signor Draghi ha insistito sul fatto che le misure presentate nel mese di giugno stanno iniziando a funzionare e che dovrebbero essere sufficienti a scongiurare la deflazione.

La BCE ignora le suppliche dei più eminenti economisti di un'azione preventiva volta a rafforzare le difese dell'Eurozona prima che essa venga colpita da uno shock esterno e prima che la Federal Reserve irrigidisca la politica monetaria, un punto di svolta che rischia di inviare effetti negativi al sistema globale, secondo un documento della Fed di Chicago.

Le speranze di una ripresa rapida della Germania si stanno affievolendo. Il Ministero dell'economia ha detto che i nuovi ordinativi alla produzione sono scesi del 3,2% nel mese di giugno, con gli ordini dal resto dell'Eurozona crollati del 10,4%. "Ciò dimostra che l'Europa non è per niente vicina alla ripresa. La politica monetaria ha esaurito i suoi effetti", ha detto Steen Jakobsen di Saxo Bank.

A preoccupare è quello che accadrà nei prossimi mesi quando le sanzioni contro la Russia faranno sentire i loro effetti. La Commissione Europea ha detto che le misure avrebbero ridotto dello 0,3% il PIL dell'Eurozona quest'anno, con la maggior parte degli effetti concentrati nella seconda metà dell’anno.

E questa stima era precedente alla rappresaglia della Russia, che ha vietato tutte le importazioni di carne, pesce, latticini, frutta  e verdure dall’UE e dagli USA.

L'euro ha toccato i minimi da nove mesi a 1,3347 dollari dopo che Draghi ha affermato che  "i presupposti per un tasso di cambio più debole sono molto migliorati rispetto a due o tre mesi fa", un chiaro tentativo svalutare l’euro con le parole. "Il Signor Draghi riesce a malapena a nascondere il suo entusiasmo per la debolezza dell'euro," ha detto Ken Wattret, di BNP Paribas. (ndVdE: ma la BCE non aveva dichiarato che non aveva un obiettivo riguardo il tasso di cambio?).

Un euro più debole dovrebbe rivelarsi un buffer contro la deflazione, ma già i relativi danni si fanno sentire in profondità. L’Italia è ricaduta in una recessione tripla, con il PIL tornato a livelli visti l'ultima volta 14 anni fa. La miscela tossica di recessione e bassissima inflazione è una grave minaccia per la traiettoria del debito italiano.

Il rapporto del debito pubblico è balzato dal 130,2% al 135,6% del PIL nel primo trimestre rispetto all'anno precedente e aumenterà ancora, nonostante le misure di austerità e un avanzo primario di bilancio. 

"La situazione complessiva peggiora anziché migliorare. Arriveremo di sicuro al 140% il prossimo anno. Nessuno sa quando i mercati reagiranno a questo", ha detto un esperto banchiere italiano.

7 commenti:

  1. An IMAS institute poll in July found that 46% of respondents said that Austria ought to leave the EU, with 44% saying that it should remain a member, the first time the 'out' side has had a majoity.


    http://www.openeurope.org.uk/Article?id=20461#

    Paolo

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  2. Il bello è che c'è ancora qualcuno che pensa che i mercati reagiranno nei confronti del debito italiano. Non accadrà mai! Perchè i pessimi dati europei delle ultime settimana spianeranno quello che sarà l'intervento decisivo della BCE: la mutualizzazione dei debiti via easing quantitativo. Succederà entro la fine dell'anno, massimo inizio anno prossimo. Aspettatevi a breve toni "dovish" da parte della Merkel. Tutto è ormai pronto. Certo questo vorrà dire cessione di sovranità. Ma piaccia o meno è proprio quello che accadrà. La strada è segnata.

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  3. certo che i tedeschi sono dei geni. Con le loro manie di potere hanno perso 2 guerre mondiali. E ora vanno felici verso la terza sconfitta consecutiva. Bravi, i miei piu' sinceri complimenti. Ma in germania un economista anche scarso proprio non c'e'?

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    1. Siamo in due nel pianeta che la vedono alla stessa maniera. Non so tu ma io ci ho a che fare per lavoro da decenni. Su 100 hanno 99 cose positive o non negative ma una si mangia le 99. Certo non sempre ma ogni tot decenni............basta aspettare. Io dico sempre che la testardaggine costa cara, specie con gli italiani. La storia insegna, ma non a tutti...........non credi?

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    2. Sbagli tedesci dal 2000 à oggi.

      1. Agenda 2010 (riforme Hartz IV) sotto Schröder.
      Con le riforme Hartz IV la Germania à impoverito la sua popolazione, aumentando massiciamente il cosidetto lumpenproletaiat. La Germania ha il più alto nummero di operai/dipendenti precari in Europa.
      Bisogna sappere che salari è domanda interna, in germania è piatta dal 1992 ad oggi. Tutto questo la Germania l'ha fatto senza aver consultato i sui Partner europei, cioè fragandosene dei sui Partner.

      2. Managment del eurocrisi, sotto il comando di Merkel, Weidman, Schröder.
      Qui c'è poco da discutere i fatti sono sotto gl'occhi di tutti.
      Il fatto più grave del intera eurocrisi secondo mè si verificò quando la grecia fù attacata dai mercati è la Germania blocchò la BCE, qui bastava solo una parola per far smettere gli attachi contro la grecia.
      Poco dopo venne attacata l'italia, è quì l'italia fece un grandissimo errore, avrebbe dovuto subito attivare la banca d'italia, sfanculando tedesci, EU è eurozona, invece niente, tutti sotto scioc o completamente paralizziti, tutti lì a sperare sul EU è sul BCE.

      3. Crisi Ucraina
      L'EU volle imporre il cosidetto trattato di associanzione al presidente ucraino janukovitch, (democraticamente eletto) quando questo rinunciò, il ministro degli esteri tedesco Steinmeier insieme a Klitschko passeggiarono sul maidan a Kiew, scandendo parole contro il democraticamente eletto presidente janukovitsch, è così iniziarono le Proteste sul maidan di Kiew è contemporaneamente anche la crisi ukraine che dura fino ad oggi.
      risultato si può leggere quì:

      http://www.ilnord.it/b-3203_DISASTRO_60_CAMION_FRIGO_CARICHI_DI_PESCHE_PIEMONTESI_RESPINTI_DAI_RUSSI

      http://www.ilnord.it/b-3197_LA_RUSSIA_BLOCCA_ANCHE_IMPORTAZIONE_DI_PROSCIUTTO_DI_PARMA_E_ADDIO_SETTORE

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    3. Certo che ci sono economisti tipo bagnai anche in Germania, il più noto credo che sia Heiner Flassbeck è molti altri, però gli viene sottratto la piattaforma mediale.

      Anche in germania c'è una Propaganda martellante tipo:
      Sudeuropei fannuloni Hanno vissuto sopra le loro aspettative, noi grandi lavoratori, solo noi sappiamo costruire macchine. La Germania paga per tutta l'europa.

      Tipi come Arno Dübel non sono pochi in Germania. Arno Dübel non ha mai lavorato in vita sua, è vive di sussidi statali.

      https://www.google.ch/search?q=arno+d%C3%BCbel&newwindow=1&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=UF7nU_jZJMWd0QXq6YH4Aw&ved=0CB0QsAQ&biw=779&bih=396

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  4. Mi state dicendo che l'Oca teutonica é sul punto di raccogliere i frutti della sua brillante" politica nei confronti dei partner europei?

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