30/11/12

‘A CORRUZIONE E IL “FOGNO”: LO STRANO CASO DEL DOCTOR PETIOT

Ricevo e con grande gioia e soddisfazione pubblico questo post di 48 a lungo atteso sulla Corrruzzzione,  che entrando profondamente nel merito disvela lo strano apparente paradosso  per cui dietro la propaganda anti-spesa pubblica spesso si nascondono proprio quelli che gli affari a spese del pubblico li stanno organizzando assai bene....

1. ANTEFATTO METAFORICO
Il dottor Petiot fu a lungo stimato per le sue conoscenze scientifiche, addirittura lodato per la sua utilità alla comunità come medico, che, dicevano, faceva “avanzare” la scienza medica.
Ma se si fosse analizzata in dettaglio la sua vita precedente, senza pregiudizi e distorsioni, determinate da un “certo tipo di consenso” pubblico (divenne persino sindaco del suo paese), con tutte le abbondanti “tracce” di una crudeltà inumana (o “troppo umana”), sostenuta dall’incrollabile fede nelle sue ragioni, gli stessi benpensanti che lo avevano lodato sarebbero stati terrorizzati…http://www.occhirossi.it/biografie/MarcelPetiot.htm
Leggendo, e facendo i dovuti collegamenti, capirete il “nesso” (“nexus”, per coloro che ricordano i “modelli” dei replicanti in Blade Runner).
Ovviamente la storia si manifesta prima in tragedia e poi si ripete come “farsa”. Ovviamente…

29/11/12

Orizzonte 48 e i Tagli ai Costi della Politica

E' nato Orizzonte48 (lo troverete sempre nel blog roll qui a sinistra). Il significato del nome e le sue proposte le potete leggere nel suo post di presentazione , ma io dico soltanto quello che da 48 so di potermi aspettare: il suo blog nasce per fornire alla rete i più raffinati strumenti della democrazia che, insieme a quelli dell'economia, forse, e se Dio vuole,  ci aiuteranno a costruirci un futuro "migliore" (sì, vogliamo essere ottimisti!)



E la democrazia, come dice bene Zagrebelsky, è il peggiore dei regimi (il più tremendamente difficile da utilizzare e da far funzionare), ma è anche per noi l'unico possibile... 
 
Quindi, dobbiamo "imparare democrazia". Come dice 48, "comprendere le istituzioni, costituzionali nazionali o europee, i meccanismi che le regolano, le leggi, le varie norme, e il loro significato e funzione sostanziali, è infatti un'arma, appunto, democratica.
 
Per cercare di dare il benvenuto a 48 e all'opera a cui si accinge, mi sono messa al lavoro per offrire una breve presentazione e qualche considerazione aggiuntiva sul suo primo post tecnico, invero abbastanza impegnativo, ma poi ne raccomando a tutti la lettura diretta, anche dei commenti, che soltanto può dar conto di tutte le numerose e importanti implicazioni e sfumature....di questa straordinaria proposta di taglio ai costi della politica! Volevamo tagliare i costi della casta? Va bene, ma facciamolo per benino..!

25/11/12

La prossima crisi che incombe sull'Argentina

Un lettore mi ha suggerito questo pezzo di Voxeu (segnalato qui da Goofy in un commento), dove si esprime una visione equilibrata sul tema caldo Argentina...



di Eduardo Levy Yeyati, 7 Novembre 2011

I problemi economici dell'Argentina sono sempre un argomento di attualità, e un esempio particolarmente rilevante per l'attuale crisi dell'Eurozona. Questo articolo valuta con uno sguardo equilibrato l'outlook dell'Argentina dopo le elezioni.

L'Argentina tende a provocare visioni estreme da parte di analisti economici e commentatori, che vanno dagli appassionati che gridano meraviglie di fronte alle prestazioni inaspettate del paese, al punto di proporre una "soluzione argentina" per i problemi europei, agli scettici che continuano a prevedere un arresto improvviso della "bonanza" in corso. Tuttavia, come Paul Krugman (da appassionato) ha sottolineato di recente (Krugman 2011), la regola sembra essere quella di mantenere "un tono in genere negativo nel riferire sull'Argentina". "Scommettere su un altro default argentino può essere troppo. Tuttavia, scommettere su un atterraggio duro potrebbe non esserlo", ha concluso un recente articolo sul Financial Times.


23/11/12

Per le Elites saremo tutti abitanti di Gaza

Da TruthDig un gran bell'articolo di Chris Hedges sulla terrificante moderna guerra postindustriale. Che niente di tutto questo ci sembri normale, pare che siano le prove generali. 



Gaza è una finestra sulla nostra prossima distopia. Il crescente divario tra l'élite mondiale e le miserabili masse dell'umanità  è mantenuto da una spirale di violenza. Molte regioni povere del mondo, sprofondate nella crisi economica, stanno cominciando ad assomigliare a Gaza, dove 1,6 milioni di Palestinesi vivono nel più grande campo di internamento del pianeta. Queste zone sacrificate, piene di poveri penosamente intrappolati nelle baraccopoli o tra gli squallidi muri di fango dei villaggi, sono circondate da recinti elettronici, controllate da telecamere di sorveglianza, droni e guardie di confine o unità militari che sparano per uccidere. Queste distopie da incubo si estendono dall'Africa sub-sahariana, al Pakistan, alla Cina. Sono luoghi dove avvengono assassinii mirati, brutali attacchi militari contro popoli inermi, privi di esercito, marina o aviazione. Qualsiasi tentativo di resistenza, benché inefficace, è colpito con i massacri indiscriminati che caratterizzano la moderna guerra industriale.

18/11/12

Le minacce dell'Economist, la strategia di Hollande e le considerazioni di Jacques Sapir

La copertina dell'Economist ha chiaramente indicato la Francia come la prossima bomba pronta ad esplodere nel mezzo della crisi dell'eurozona. 

Questo il succo dell'articolo, che ha il senso di un vero e proprio avvertimento al governo socialista di Hollande:


L'Economist osserva come da anni il paese abbia perso competitività nei confronti della Germania, soprattutto da quando i tedeschi hanno tagliato i costi e hanno spinto sull'acceleratore delle riforme. Senza la possibilità della svalutazione, la Francia ha fatto ricorso alla spesa pubblica e al debito pubblico, che è passato dal 22% del PIL dei primi anni '80 a oltre il 90% di adesso.


15/11/12

Il Costo del Federalismo nell'Eurozona

Un chiarissimo articolo di Jacques Sapir  che, fatti due conti,  dimostra come il "Più Europa" sia solo un castello in aria per sognatori



di Jacques Sapir , 10 Novembre 2012
 
Ora sull'ipotesi "Federale" si sprecano fiumi di inchiostro. E' presentata come "la" soluzione alla crisi dell'euro, le alternative essendo o un drammatico impoverimento dei Paesi "del sud" dell'Euro o un crollo dell'euzona [1] .Alcuni non esitano ad aggiungere che quest'ipotesi era già implicita nelle imperfezioni oggi riconosciute della zona euro [2] . Tuttavia, non sembra che si abbia una reale comprensione di ciò che comporta la formazione di una "Federazione europea",  in particolare dal punto di vista dei flussi di trasferimento.
Per contro, cominciamo a sentirne lo stress, e in particolare l'abbandono della sovranità fiscale. La volontà della Germania di sottoporre i bilanci a una decisione preventiva di Bruxelles, naturalmente, va in questo senso [3] .


14/11/12

Prendere un Uomo in Parola

Must Read di Edward Hugh su Economonitor : ampi stralci una lunga e interessante analisi su ciò che i mercati pensano delle promesse di Draghi, e sui loro reali effetti.  La politica monetaria espansiva disinnesca la bomba o disattiva il sistema di allarme?


Il grande Ray Dalio, il leggendario capo di hedge fund, è di umore esuberante. In seguito a una serie di mosse di Mario Draghi a sostegno dei finanziamenti ai governi europei, Dalio ha dichiarato a Bloomberg che, a suo parere, ora l'euro è "probabile" che starà insieme perché le attuali misure di austerità negative per la crescita d'ora in poi saranno compensate dalla stampa di moneta della Banca Centrale Europea. La sua dichiarazione è, ovviamente, una risposta all'impegno del presidente della Bce, Draghi, di salvare l'Euro.

12/11/12

Chi Fermerà questi Sado-Monetaristi mentre la disoccupazione giovanile in Grecia sale al 58% ?

Sul Daily Telegraph un accorato articolo su questa sorta di setta monetarista che porta avanti il suo disumano  "Progetto" incurante dell'evidenza - o ci salva Werner Sinn o schianta la democrazia. 



di Ambrose Evans Pritchard - Il tasso di disoccupazione greco è salito al 25.4% nel mese di agosto. La disoccupazione giovanile è salita al 58%.

Secondo le previsioni ufficiali, l'economia si contrarrà di un ulteriore 4.5% l'anno prossimo, e si può presumere che molte più persone perderanno il lavoro. E non si andrà certo a migliorare in modo significativo negli anni a venire.

Questo è ciò che accade quando ci si blocca nella valuta sbagliata e si sbarrano le vie di fuga - o ci si trova in un "edificio in fiamme senza uscite", per dirlo con le parole di William Hague.


07/11/12

Ramanan: Paul De Grauwe si sbaglia su TARGET2

Quarantotto mi ha suggerito questa difficile impresa, The Case For Concerted Action, e per la grande stima che ho di lui non mi sono tirata indietro. A me sembrerebbe che De Grauwe sostanzialmente resti dalla parte del vero, ma può darsi che non ci capisco un ..... quindi ben vengano i commenti di quelli più istruiti di me  (ISt..!!!)



di Ramanan - Le risorse finanziarie e non finanziarie a disposizione di   una unità o di un settore istituzionale indicate in bilancio forniscono un indicatore dello stato economico. Queste risorse sono riassunte in una voce del bilancio, il patrimonio netto. Il patrimonio netto è definito come il valore di tutte le attività di proprietà di un'unità o settore istituzionale meno il valore di tutte le sue  passività in essere. Per l'economia nel suo complesso, il bilancio mostra la somma delle attività non finanziarie e dei crediti netti verso il resto del mondo. Questa somma è spesso definita come ricchezza nazionale.
  • 13.4, Sistema della Contabilità Nazionale 2008 ( pdf )

Intervista a Cesaratto sulla MMT e sull'Euro

Rilancio un'intervista a  Sergio Cesaratto da Forexinfo, in cui il prof di Siena riassume il dibattito con la MMT e spiega la sua posizione sull'euro



1) Il suo dibattito via Web con Randall Wray ha suscitato un certo interesse, il confronto può avere una conclusione o dovete prendere atto di due posizioni vicine ma difformi?

R. Il dissenso riguarda due aspetti. Nel tono, è esagerato pensare alla Modern Monetary Theory come un nuovo paradigma economico, ma è meglio guardarla come una scuola fra le altre dell’arcipelago delle analisi “non ortodosse”. Infatti i suoi confini sono assai sfumati, per cui gran parte di ciò che sostiene è generalmente condiviso e non appare come “farina del suo sacco”, ma naturalmente il mix di ciò che si pesca altrove, un po’ di valore aggiunto proprio, e l’enfasi su certi aspetti può costituire originalità. Come ha detto Marc Lavoie, un influente economista eterodosso, in questo senso siamo tutti un po’ MMT. Ciò detto, grande merito della MMT in questa fase è stato di aver criticato con forza, assieme ad altri economisti critici, il punto di vista dominante demonizzante dei disavanzi e debiti pubblici. Merito della MMT è aver dato grande ruolo alla banca centrale nell’assicurare la solvibilità degli stati e tassi di interesse sostenibili. E grandissimo merito è stato quello di aver denunciato prima di altri quanto la natura della BCE come “banca straniera” per il paese dell’Eurozona avrebbe potuto condurre ad una crisi dei debiti sovrani qualora l’Eurozona avesse subito qualche shock finanziario, come poi è successo. La mia critica di sostanza a Wray ha riguardato: a) la spiegazione della crisi europea e b) se avere una banca centrale sia sufficiente per un paese per non avere problemi di squilibri esteri (io ritengo che ciò sia vero solo per gli Stati Uniti che stampano una valuta accettata da tutti, Wray pensa valga erga omnes, dunque per l’Argentina, per l’Italia se tornasse alla lira ecc).

05/11/12

TARGET2 è il capro espiatorio degli errori tedeschi

Su Voxeu un altro lucido articolo di De Grauwe: il problema non è l'oscuro sistema Target2, ma l'eccessiva assunzione di rischio delle banche tedesche che finanziavano la vendita del surplus alla periferia.


di Paul De Grauwe e Yuemei Ji, 2 nov 2012

Una rottura sistemica dell'Eurozona sarebbe la madre di tutte le crisi finanziarie. Questo articolo - una controreplica al recente articolo di Hans-Werner Sinn - è d'accordo che la Germania subirebbe grosse perdite da una rottura, ma sostiene che la causa prima sono i 600 miliardi di € di avanzi delle partite correnti riportati nei confronti degli altri paesi dell'EZ nel corso degli anni buoni, non il sistema TARGET2. Le banche tedesche hanno prestato ingenti somme ai paesi periferici senza fare una corretta analisi del credito. Nessun altro se non la la stessa Germania è responsabile per essersi assunta tali rischi.

03/11/12

AUSTERITA' AUTOLESIONISTA?



 
di Dawn Holland e Jonathan Portes, 1 Novembre 2012 - I governi dell'UE hanno ciascuno singolarmente adottato severi programmi di austerità, nel tentativo di evitare di diventare il prossimo Portogallo. Questo articolo presenta i risultati del National Institute Global Econometric Model, i quali suggeriscono che le politiche, pur razionali se considerate singolarmente, stanno portando alla follia collettiva. Il ''paradosso della parsimonia" di Keynes è in pieno svolgimento, in quanto le nazioni dell'UE continuano a comportarsi come piccole economie aperte, mentre in realtà sono una grande economia chiusa.

02/11/12

Per la Corte dei Conti Greca l'Austerità Viola la Costituzione, mentre la Società è in caduta Libera.

Non sono solo i Cardinali della Corte di Karlsruhe (dice ZeroHedge) che oppongono il loro "NO" alle decisioni dell'Europa. Questa volta è la Corte dei Conti Greca che potrebbe deliberatamente affossare l'intero procedimento del prossimo prestito.



Ecco il fatto riportato da Keep Talking Greece:

La Corte dei Conti Greca (Ελεγκτικό Συνέδριο) ha giudicato “incostituzionali” gli imminenti tagli alle pensioni (per la quinta volta consecutiva dal primo “salvataggio”, ndt), alle gratifiche natalizie e pasquali e alle ferie, la riduzione delle indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali, l'aumento dei limiti di età richiesti per il trattamento pensionistico dei lavoratori e di tutte le persone a basso reddito.