12/06/12

Economonitor: L'economia Italiana sta Cedendo


Si moltiplicano gli articoli che segnalano l'Italia a rischio crollo. Qui su Economonitor

di Rebecca Wilder - Oggi l'IStat ha pubblicato i dati del 1 ° trimestre 2012 che testimoniano un crollo del PIL reale dell'economia Italiana. Una debole domanda estera più una precipitosa caduta della spesa nel settore privato ha fatto calare il prodotto interno lordo (PIL) dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (3,2% ad un tasso annualizzato). I punti salienti sono i seguenti:


  • Gli investimenti fissi lordi (investimenti lordi al netto della variazione delle scorte) sono calati del 3,6% rispetto al trimestre precedente, o del 13,7% ad un tasso annualizzato. Questo è stato il tasso trimestrale di declino più rapido dal 1 ° trimestre 2009, quando gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 5% su base trimestrale.

  • I consumi privati sono calati dell'1,0% rispetto al trimestre precedente, e del 3,9% ad un tasso annualizzato.

  • Le importazioni sono diminuite del 3,6%, e del 13,6% su base annuale.

  • Le esportazioni sono calate dello 0,6%, e del 2,2% ad un tasso annualizzato.

L'unico contributo positivo alla spesa interna è venuto dai consumi pubblici, aumentati dello 0,4% rispetto al trimestre, e dell'1,4% su base annuale.


Il PIL reale in Italia è soltanto dell'1,1% più alto rispetto al livello minimo toccato durante la recessione (Q2 2009). Inoltre, gli investimenti fissi lordi sono calati ad un ritmo crescente per quattro trimestri consecutivi. Svanisce la speranza di una stabilizzazione, mentre secondo i sondaggi la fiducia delle imprese continua la sua discesa – secondo l'Istat a maggio la fiducia delle imprese manifatturiere è arrivata a 86, il secondo livello più basso dall'inizio dell'UEM e ben al di sotto della media di 100 dal 2000. In generale, l'economia sta implodendo.

Non riponete le vostre speranze sulle esportazioni. Il contributo delle esportazioni alla crescita del PIL è diminuito per due trimestri consecutivi, un trend in controtendenza rispetto al contributo positivo registrato dalla metà del 2009. L'unico motivo per il saldo positivo delle esportazioni nette nel 1 ° trimestre è dovuto al calo delle importazioni.


(Nota: Nel grafico qui sotto, se la crescita delle importazioni reali è positiva, allora il contributo al PIL è negativo, e se la crescita delle importazioni reali è negativa, il contributo è positivo).



Questo è un prodotto della politica fallimentare a livello dell'area dell'Euro, e qualcosa deve essere fatto per interrompere questo circolo vizioso.

15 commenti:

  1. Enormemente esplicativo e chiaro, in pratica visto la mancanza totale di una politica di ripresa o crescita stiamo solo aspettando la fine, e le iniezioni di denaro dalla BCE servono solo per allungare l'agonia e per far sistemare chi si deve sistemare con quel denaro; E' come tenere in vita un malato alimentandolo artificialmente e non provare neanche a curarlo, sai la fine che farà ma non tentano neanche di salvarlo, perchè salvarlo vorrebbe dire cambiare tutto, e le loro teste e i loro privilegi (parlo di politici e banche) dovrebbero cadere. Pensi che si metteranno da soli sulla ghigliottina e taglieranno la fune?
    L'unica cosa che riescono a fare per parlare di rinnovamento è cambiare nome. Personalmente vorrei essere lanciato giù dal ponte invece di essere tenuto appeso per uno spago, almeno una volta a terra so che posso mettere tutto il mio impegno per tornare su, perchè allora sarà possibile. Un saluto e ancora complimenti per il tuo blog

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  2. Ciao Max, grazie dei complimenti e mi scuso per il ritardo nelle risposte. Come un po' per tutti, il ritmo di vita si fa sempre più veloce...
    Dico solo questo: speriamo che non facciano davvero l'unione fiscale in stile Tedesco, che ora a molti sembra la salvezza...
    Saluti a tutti :)

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  3. Non sono un economista, ma....complimenti per questo sito.

    Da ignorante cosmico: a me sembra che la madre di tutti i problemi sia lo squilibrio nelle bilance dei pagamenti tra i vari Stati; la differenza di competitivita' porta a questo prima o poi.

    Domanda: ma se cosi' e', e non vaneggio, non c'e' soluzione se non nella unione politica totale, non solo fiscale, ma anche economica.

    Altrimenti si DEVE tornare alle monete nazionali, ecc. ecc. dove noi, come il solito, daremo il peggio di cui siamo capaci, svalutando a go-go, il che non e' mai una cosa piacevole per le finanze personali, o no?

    Tertium non datur.

    Forse.

    Fabio

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  4. Ciao Persil, grazie del tuo apprezzamento, ma se vuoi il mio parere, stai facendo la diagnosi giusta con la ricetta sbagliata.
    Ti consiglio, se hai tempo, di leggerti questo:

    http://vocidallestero.blogspot.it/2012/06/perche-lunione-fiscale-non.html

    dove si chiariscono i precedenti di questa incresciosa situazione, che non può essere corretta da un'unione fiscale ispirata all'austerità tedesca. Il fiscal compact diretto da Berlino ci porterebbe solo alla svendita delle nostre ultime risorse, che peraltro è già cominciata.

    E sull'impoverimento da svalutazione, ti faccio un bel regalo: se ancora non lo conosci vai qui,
    http://goofynomics.blogspot.it/2012/04/svalutazione-e-salari-ad-usum-piddini.html
    dove potrai trovare molte risposte alle tue domande e anche sorridere, che non guasta.
    ;)

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  5. ciao Carmen!! non capisco il secondo grafico: la crescita (o la decrescita) è rispetto a cosa? cioè GDP dovrebbe essere il prodotto interno lordo (correggimi) ma Q/Q real GDP cosa è? l'ideale (per la bilancia commerciale) sarebbe avere il blu sotto lo zero (negativo) ed il rosso positivo?
    grazie!!!

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    1. Ciao Mario, allora il secondo grafico rappresenta il contributo alla crescita del PIl (GDP) dato dalle esportazioni (in rosso) e dalle importazioni (in blu). Siccome l'export è la componente estera della domanda per i nostri prodotti, ogni export si aggiunge al PIL. Ogni import invece diminuisce il PIL perché è domanda nostra che si rivolge altrove.
      Ad es. nel dicembre 2011 l'import (il blu) è sopra lo zero, e il rosso (export) un pochettino sotto, il che significa che il contributo in positivo al nostro PIL del saldo commerciale è dato soprattutto dal calo delle importazioni rispetto al periodo precedente, mentre l'export è in diminuzione e contribuisce in negativo.
      Per un saldo attivo della bilancia commerciale possono quindi esistere tante diverse combinazioni, come questa del dicembre 2011, o come quella del 4/2010 dove importavamo (blu negativo) ma esportavamo di più (rosso positivo)...ok?
      poi, l'ideale secondo me è l'equilibrio, come diceva Keynes..;)

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    2. quindi se ho capito: quando si è sopra lo zero c'è sempre un contributo in positivo sul pil (o come minore importazione oppure come maggiore esportazione). Viceversa se il blu o rosso è sotto lo zero avrò sempre un contributo negativo al pil (o come maggior import oppure come minor export)... da ciò deduco che a dicembre 2011 le importazioni sono calate di molto!!!! non c'ho ancora capito un cavolo vero?

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    3. Esatto, proprio così, hai capito benissimo...;)

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  6. Gabriele Damiani14 giu 2012, 11:48:00

    Perbacco, Carmen, sei brava. "Stai facendo la diagnosi giusta con la ricetta sbagliata." Non potevi dare risposta migliore: precisa e sintetica.
    (A prescindere dal fatto che sono un uomo del lontano Ventesimo secolo e metto perciò l'accendo più sul debito pubblico - eh, si, al riguardo sono rimasto attaccato a Ricardo - che sui saldi negativi della bilancia commerciale, causati secondo me dal fatto che i tedeschi - inclusi i socialisti, al governo di Berlino c'erano dieci anni fa i socialisti - hanno studiato Menger, von Wieser, von Böhm-Bawerk, von Mises e von Hayek, mentre i governanti dei paesi oggi in bancarotta non lo hanno fatto. E a prescindere anche dal fatto che gli ex marxisti convertitisi dopo la caduta del muro di Berlino a Keynes mi fanno un po' pena).

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    1. Grazie del complimento, peccato che lo fai seguire dalla mazzata Austriaca...(su questo Bagnai ha promesso di intervenire, e spero che faccia chiarezza :)
      E poi, scusa caro Gabriele, ce ne fossero ex marxisti convertiti a Keynes...io ne vedo molti diventati più liberisti di Adam Smith!

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  7. Grazie Carmen, mi e' chiaro adesso, dopo le letture consigliate.

    In soldoni: non e' possibile nessuna unione tra economie profondamente diverse come quella Tedesca e quella di paesi meno competitivi; scusa se sintetizzo troppo, sono abituato !

    A questo punto le domande forse prive di senso, sono:

    1)Monti chi e' e cosa/chi rappresenta? Se non opera nel nostro interesse, e' solo un "esattore" per conto terzi? E sappiamo chi sono i terzi....

    2)Perche' gente come Prodi prougnava l'Euro come fosse la bacchetta magica? Credeva, Italianamente, di scaricare sugli altri (i piu' forti) il fardello del nostro debito tramite Eurobonds o simili? Capirei la mossa furbastra, ma non credo che i kartoffeln siano del tutto fessi no? Possibile che lui e Ciampi fossero cosi' sprovveduti?

    3)La tua ricetta pare simile, correggimi se sbaglio, o quella di Bagnai che tu spesso citi.....uscire dall'Euro, sovranita' monetaria come prima, svalutazione "controllata" (?) come al tempo del CAF tanto per intenderci.......e.....risparmi leggeremente ridimensionati......per riacquistare competitivita' e svalutare il debito?

    Last but not least: ma non credi che in un mondo in implosione, guarda al deficit+debito Americano.....non ci sia piu' spazio per politiche nazionali? Se implode l'America a forza di QE"n".....ci aspetta lo tsunami!

    E ancora, scusa se me ne approfitto: e' pur vero che ci sono nazioni come il Giappone che hanno debiti da paura, e che sopravvivono meglio di noi, ma....la loro situazione da 20 anni ti sembra...sana?

    Alla fine mi sembra che si finisca con lo schiantarsi o per deflazione o per super inflazione.

    E qui l'ignorante si tace.

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    1. Ciao Persil, siccome i commenti in questo blog sono moderati, mi devi dare un po' di tempo per leggerli e pubblicarli, quindi non c'è bisogno che li rimandi a raffica quando non ti appaiono all'istante..;)

      Sulle tue domande, quali siano gli interessi o le illusioni che ci hanno portato fin qui...mi sembra che i ripetuti tentativi di ancorarci a una moneta forte - e ultima spiaggia l'euro - sono stati fatti per imporre un vincolo esterno a che cosa? Alla politica espansiva di spesa pubblica e all'aumento dei salari, alla piena occupazione insomma, che porta conflitto sociale e ovviamente conntrasta con gli interessi di una certa classe.

      C'è stata quindi una convergenza di interessi tra capitalisti dei paesi periferici e paesi dell'area forte, e ovviamente i politici che hanno guidato e guidano questo processo rappresentano questi interessi. Naturalmente, erano dotati di una base teorica che ora sta mostrando bene tutti i suoi limiti, ma che per anni ha cavalcato la cresta dell'onda - quindi aderivano empaticamente e ci credevano.
      Una parte della cosiddetta sinistra poi - che empaticamente avrebbe dovuto stare dall'altra parte - c'è cascata abboccando all'illusione dell'europa unita contro il cattivo capitalismo americano...(mi sembra tipico della sinistra nutrirsi di ideali e guardare poco alla realtà).

      Le ricette le lascio agli altri più bravi di me, ma penso che l'euro così com'è per noi sia socialmente ed economicamente insostenibile, e quindi bisognerebbe uscirne con un piano B, come dice Bagnai e come dice anche Paolo Savona.

      Quanto al QE, se vai con la casella di ricerca su questo blog troverai degli articoli che negano che QE voglia automaticamente dire inflazione.

      E infine, i consigli per non schiantarsi senza dubbio includono di regolamentare il mercato dei capitali!

      Ciao!

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  8. Scusami, e' veramente ....scappato... il tasto ENTER! Sono uno dal grilletto facile, o soffro di
    Parkinson precoce!

    Sai Carmen (mi chiamo Fabio) io penso che i concetti di sinistra e destra, tanto amati dagli Italiani per dividersi come ai tempi dei Comuni, siano un tantinello superati.

    Non esiste niente che possa essere definito di destra o di sinistra in Italia; un esempiuccio: il super capitalista De Benedetti, cittadino Svizzero che abita a Sainkt Moritz...., con mani in pasta dappertutto e affari un tantinello loschi nel passato (losco) lo definiresti di sinistra?

    Boh....

    Eppure e' padrone di La Repubblica...tessera n.1 del PD, ecc. ecc., e magari frequenta il famigerato Bilderberg con tessera n.2.

    L'Arcoriano era amico di Craxi, noto uomo di estrema destra...

    Ecco perche' odio la politica partitica. Meglio occuparsi di temi economici.

    Che ne pensi di Mario Seminerio? Mi sembra intelligente e mi fa ridere come Bagnai, cosa non da poco in questa epoca Bergmaniana.....

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    1. Ok, ok, Fabio, vedo che continui a faticare a tenere a bada l'indice! Ma confido che ce la farai..;)
      Comunque certo, sono anch'io del parere che la distinzione destra e sinistra sia priva di senso oramai, proprio perché la cosiddetta sinistra ha perso completamente lo spirito originario, e ha mantenuto solo, in parte, il vuoto simulacro del nome...
      Seminerio ce l'ho qui a sinistra sui blog consigliati. Per quanto non mi trovi d'accordo su tutto, fa delle buone analisi .

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